35mm.it

Il giovane Antonio Morabito continua a farsi strada nel mondo del cinema con questa interessante opera dal sapore storico, speziato d’attualità. Settantacinque minuti per affrontare la storia del movimento anarchico sembrano pochi, ma il lavoro di montaggio è stato ben organizzato; tutti gli spunti  per eventuali approfondimenti son citati. Tema principale, lo sviluppo del pensiero anarchico, il suo percorso storico e il suo rapporto con i grandi eventi che hanno caratterizzato il ‘900, in Italia e all’estero. Filo conduttore sono le interviste agli anarchici di Carrara, una città che sembra avere nel proprio ‘dna’ questa filosofia, dove è ancora vivo e agisce – pacificamente – il gruppo mai sopito; la motivazione di sì lunga e larga adesione concentrata in un luogo ostico per via del lavoro alle cave di marmo, tutt’oggi ancora sfugge. Ragioni storiche sociali filosofiche vengono fuori e rafforzate dal montaggio. Le interviste sono alternate a foto e video storici, alle stragi degli anni ’70 e a fatti più recenti; a dipinti, copertine delle riviste d’epoca; a scene di film, come Pasolini, Monicelli e Allen, ad amplificare alcuni messaggi; il sottofondo musicale funge da contrasto, come la scelta di Mozart per le immagini di guerra, ma anche da accompagnamento storico-culturale, ad esempio le voci di Ivan Della Mea o di George Brassens. C’è il rischio della ‘confusione’, gli input son molteplici; vien fuori il puro pensiero anarchico, fatto di libertà e rispetto, l’anarchismo risulta vivo, sembrerebbe possibile, ma al contempo inattuabile. Da vedere scevri da pregiudizi e con la voglia di conoscere.

Katia Vitulano

http://www.35mm.it/film/scheda.jsp?idFilm=36346